｛GABBIA 03｝

Ho appena finito la mia prima colazione nella Gabbia, col mio bel fornellino elettrico per il caffè.
Ovviamente non so che impressione abbia fatto alla gente vedere una ragazza dormire in questo posto, ma vedermi tranquilla sul letto in mezzo alla stanza con una tazzona di latte ha interdetto qualche passante, anche se per ora nessuno si ferma, tranne alcune delle persone che vivono e lavorano vicino allo Spazio, alcune delle quali sono ormai un po' nostre complici - a proposito: che fortuna per la Specie di Spazio occupare un posto in questo condominio, dove sembra che tutti siano affabili! Oltre la gentilezza, poi, c'è chi riempie davvero il cuore, come Stefania Mattioli, che è appunto una nostra vicina e si è lasciata meravigliosamente trasportare dal nostro duende e ieri ci ha scritto per e-mail delle righe preziose, che rubo dal blog di Una Specie di Spazio:

A Eta perchè dorme sui pesci volanti
perchè ha occhi con i "baffi" che sanno guardare gli abissi.

Ai curatori di unaspeciedispazio
perchè avere speciedivicinidicasa come loro è un dono inaspettato.

Arte "per ritrovare l'invenzione oltre l'enumerazione, l'originalità al di là della citazione, la libertà invece della memoria".

(Storia di un quadro, Georges Perec)

Grazie di cuore, Stefania.

Piccole cose come questa, per me, sono una risposta esauriente a tutti quelli che, a riguardo di Gabbia, dicono che "è troppo per Cremona".

(Ma di questo forse ne riparlerò. Ora devo fuggire un momento dallo Spazio, per motivi logistici! Ma mi sbrigo in poco...)

(Comunque, naturalmente, io ho dormito da dio...)