Monday 19 December 2011

(Favola moderna:) la costola, i pesci e il calzino



Calzino sfoglia il mio carnet in un bar del centro di Bologna, sembra una bambina che scarta il pacco regalo, si illumina a ogni disegno e mi fa fiorire i polmoncini. Poi arriva alla pagina qui su, iniziata mentre lei si luccicava gli occhi di parole, e si sconvolge, «Ma questa sono io!». Certo che sei tu, Calzino, sei mezza, a dire il vero: devo finirlo. «No no no, lascialo così! Sono io! Sono io!»
Così la mia Calzino resta coercitivamente mezza Calzino.
Io penso che me la sono cavata, Calzino ha degli occhioni da cerbiatta che non potete proprio capire, ha un'intera costellazione lì dietro, per farli irradiare così tanto, e io lo so già che mi sarei ostinata a fare troppi segni con la penna, per catturare quel brillìo.
Poco male, lo sappiamo già che dovremo avere una seconda volta per fare molti più ritratti (e una terza, una quarta, una quinta, ...).
Il dispiacere grosso, però, è un altro: io, Calzino e soprattutto (soprattutto!) quella Nana Qualunque di Rib siamo riuscite (finally!) a incontrarci insieme per la prima volta, ma... a dimenticare la macchina fotografica. E sì che giriamo armate tutte e tre! Io un po' meno, poi io ero già carica di varie cose, in quei giorni, ma per Rib è blasfemia. Calzino, in realtà, la macchina l'aveva, ma con l'SD piena e neanche una di scorta. Insomma, un disastro, una tragedia, una catastrofe, un dramma. Ero troppissimo curiosa di vedere Calzino ritratta dalla nostra nanerottola. E non vi dico quant'era curiosa Calzino...
Sta di fatto che ora non abbiamo nemmeno delle foto cool con cui mascherare la nostra bimbaminkiaggine mielosa e galoppante, al contrario: ci siamo ridotte a fotografarci col cellulare di Calzino! E, no, non posso comunque risparmiare il mio blog da questa testimonianza.

[WARNING]
alta dose di dolcezza e idiozia


La cosa a punta che ho sulla crapa è un inenarrabile tricorno rosso fiammante che mi ha donato quella squilibratona di Rib. L'ho indossato tutta gagliarda per Bologna e, manco a dirlo, ogni due e tre qualcuno mi tirava un "Ehy, piratessa!". Ogni mio evenutale tentativo di diventare un po' più sobria con l'età è totalmente sfumato. Ma non c'era nessun eventuale tentativo: piuttosto, devo peggiorare! Quindi: grazie again, nanerottola!

Ancora in tema regali, anche Calzino ha regalato a me e alla Nana una cosina giusto un filino simbolica: un paio di calzini a righe, uno a testa!
Potrei quasi dire che ci speravo!
Anzi, sono stata battuta, perché in uno dei miei millemila trip di cose non fatte, volevo disegn---
Mmmh, va là che non lo dico, si sa mai che riesca a fare questo disegno per la prossima volta...

Di questo giorno vorrei raccontare molto di più, ma il pesce Eta ha quaranticinque ami incastrati alle labbra, sono di là all'altra scrivania che disegno senza sosta, per cui mi contengo e posto lo scarabocchio più scemo possibile, fatto al volo tra un acquerello e l'altro, ma che ben esprime il mix di dolcezza e idiozia che spruzzavamo quel dì!


Il tutto rigorosamente in arancio (come il cappottino che aveva Calzino), da brava Etarancia quale sono (come mi chiama un caro amico che di positività e negatività ad alternanza ne sa qualcosa...). Quel giorno aveva tutta quella solarità di cui dovrei fare molte più scorpacciate. In altre parole, vorrei fare molte più scorpacciate di queste due figliole, solo che, mannaggia al web che unisce e allontana, abitando un po' lontane non è così semplice... Ah, giusto, perché la particolarità che omettevo è anche questa: tutte e tre ci siamo conosciute via blog. Io e Rib ormai di cose insieme ne abbiamo fatte tante (tra cui, tanto per spammare, HASHFANZINE!), ma originariamente eravamo tre perfette sconosciute virtuali. Calzino, invece, ce la siamo divorata di abbracci dal vivo per la prima volta solo in questa occasione. Penso che nessuna delle tre avesse dubbi su come sarebbe stato anche live, lo stupore non è più quello del passaggio da web a terraferma, lo stupore è un altro, quello più basilare, è quello stupore genuino e luminoso che alimenta ogni innamoramento: ma esisti, sei vero/a, sei proprio così.

Oh, l'avevo detto che era un post mieloso. ♥
E, credetemi, potevo fare di peggio.

Ciao bimbe, mi mancate. :')

8 comments:

Calzino said...

..mi viene tutta una zigarola (un "piangi-piangi")incredibile, rido, saltello e ho il batticuore.

Io sto ancora aspettando le parole giuste. Mamma mia come mi mancate! E quel disegno? meraviglia perfetta!

Etuzza del mio cuor, ma quanto ti vorrei sul comodino.

ribbon. said...

noi 3 insieme facciamo FALISTRE

tanti cuori per voi
io le parole non le troverò mai,
le immagini non le ho
e mi sento troppo una cacca putrida per questo
quindi linkerò al tuo post
che è mieloso al punto giusto <3

Calzino ora aspettiamo il tuo!!!
baciiiiiii

ps: il disegno fa troppo ridere XD

UnaSpecieDiSpazio said...

Eleonora, mi hai fatto venire il diabete, ma non fa niente, è un bel post, trasuda ciò che manca a molti, però senti, da oggi ho deciso di chiamarti Winnie, ok?

Eta said...

@ noi 3
ALTRE FALISTRE COMING SOON!
Prima o poi nei cinema, cazzo!

@ UnaSpecieDiSpazio
Ricordati che sai essere mooolto peggio di me. :)

George said...

Stupendo, manficio, brava, e brave. Bellisimo, come ho detto dalle tue compagne dell'incontro, è una bella cosa, contro il moralismo di chi non capisce un niente della Rete.

Eta said...

George, volevo anche io approfittare di questo post per dire altro sul tema rete, quindi appoggio in pieno ciò che dici e mi fa un gran piacere che questo post abbia generato questo commento.
Poi, certo, ci sono un tot di contro che riguardano la rete che sono interessanti o dai quali comunque guardarsi, ma l'importante è liberarsi da certi moralismi. ;)

la Volpe said...

uff, io so solo che non riesco a leggere attraverso tutto questo miele, per fortuna sto guardando aliens 2 e vazquez ha appena detto "ho siempre saputo che sei un estronzo, gorman", che è una delle mie frasi preferite del film

se riesco a superare lo scoglio mentale provo a rileggerti in un altro momento, non sono cattivo davvero, sono solo come marcantonio bragadin dopo l'assedio di famagosta, ma prima che gli tagliassero le recchie

e sono tutto coperto di sale

non ho capito il riferimento ai problemi di distanze, a parte il fatto che vivo in isolamento autoinflitto da anni. prima a bergen e ora, anche se non so per quanto, a cagliari.

buone cose

Eta said...

Volpe, ma mica sei costretto a capirlo, magari siamo noi tre che siamo tutte tarate, o magari col tempo diventeremo più acide anche noi chi lo sa...

Comunque parlavo di distanze perché sul tuo blog hai scritto:
"Ma se ti svegli e hai ancora paura, ridammi la mano.
Cosa importa se sono caduto, se sono lontano?"
... LONTANO.
Ma magari era metaforico, o magari non sono cazzi miei. :)

Un abbraccio e buon film!