Saturday, 31 October 2009

Ci vediamo a Lucca tra qualche ora!

...Anche se come sempre sarò in condizioni improponibili!
Help!
Viva la Self Area.
Ok. Basta. Eta, vai a dormire. Che ti devi svegliare tra. Emh. Tre ore. Argh.

Monday, 26 October 2009

¡Hermanos! E altri disegnacci di viaggio

Il 24 ottobre 2009 mio padre ha compiuto i famigerati Sessanta.
Credo fosse dal 2004 che con sua moglie tramavamo una sorpresa alle sue spalle, insieme alla nostra grande famiglia allargata e sparsa per l'Italia. Io, i miei fratelli e nostro zio con sua nipote, abbiamo raggiunto la Sicilia (dove è tornato a vivere da ormai molti anni) e gli abbiamo fatto un'epica improvvisata, di quelle che continueremo a raccontare per secoli...

Con mio estremo piacere, onere e onore, il regalo che hanno pensato i miei fratelli consisteva in un ritratto di noi tre, per mano dalla sottoscritta.

Questa era la matita.Questo l'acquerello definitivo.

Tutti mi hanno detto che io sono poco somigliante, ma i miei fratelli sì. Probabilmente è vero.
Come sempre potrei parlarne per ore, ma fondalmentalmente sono contenta. Ero in una situazione particolare, perchè ci tenevo a realizzare qualcosa che potesse trasversalmente piacere a me, ai miei fratelli e a mio padre - anche per questo mi sono concentrata su un bel ritratto familiare un po' tradizionale. Inoltre, come avevo detto con il ritratto ad acquerelli che feci quest'estate anche a mia madre, rielaborare i volti che vedo dalla nascita è uno degli scogli da sconfiggere. In definitiva, sono contenta: credo di aver colto le loro espressioni tipiche. Di Mame (in centro) il sorriso storto, ironico e acuto (che in lui mi sembra particolarmente spinto, ma che è un'espressione di famiglia...). Di Vale (a destra) il sorriso dolce e lo sguardo sperso.

E siccome poi ci ho preso gusto, sono saltati fuori anche altri disegnacci...

Il volto a sinistra è un tanto-per, quello a destra, invece, è un ritratto di Mame. Sono particolarmente contenta degli occhi e delle ciglione lunghe.


Questi sono due disegni liberi. Ma la posa e il look del tizio a sinistra sono inequivocabilmente quelle di Vale. (Nonchè di Lupin III, ma questa è un'altra storia).


Questo è un ritratto rubato ai riflessi del vetro del treno. Sta diventando un feticcio. Il vetro del treno, dico.


Questi due disegni non sono nessuno di noi tre, ma li ho fatti in aereo. La tipa a sinistra era una passeggera con pupo. Sembrava l'incarnazione dell'archetipo di mamma. Quello a destra è tanto-per, anche se ci si può notare una somiglianza parziale con qualcuno...


Per ora è tutto. Ma cosa diavolo dico? Non è mai tutto, qui dentro. Ma devo andare.
Aloha.

Thursday, 22 October 2009

Ancora recensioni di cuore

Come preannunciato, ecco la recensione da Rockerilla per il demo Se ci piacesse morir di cuore dei Sydrojé.
Alè!


Come una bambina che ha appena scoperto la morte per sbaglio, trovando una farfalla morta sulla sua suola.

Manco.

Per ora un po' di mistero. Intanto solo un l(u)ogo e un'immagine...

E' in viaggio, misterioso come una sorpresa, inaspettato come un temporale in una miniera, prezioso come un respiro...
Gianni Cossu per Manco

Wednesday, 21 October 2009

Dieci per Sette. Tavola n°8 per corde n° (8:2)

Il giochino delle 10 cose non è ancora finito. Ed è una cosa serie, che vi credete?
Io ci tengo a queste cose!
Delle dieci vittime che avevo elencato, ora è la volta di Andrea Settimo, un giovine* e talentuozo fumettizta che sta iniziando ora la scuola di fumetto di Bologna. Temo che gli vedrò tirare fuori cose sempre più fighe, c'è da stare in occhio.

Ovviamente qui vi mostro, delle 10 tavole, quella che coinvolge quel coso che fa quei rumori che mi piacciono tanto tanto tanto:



Ecco chi sto ancora aspettando...
Elisa Cristantielli
Black Dancer
David Chance Fragale
E, no, non ho intenzione di fare finta di niente.
Siete pazzi?
E' tipo l'unica catena della mia vita cui do corda, ci tengo! (Hahaha, do corda a una catena! Ok, scusate. Groucho, aiutami!)

* Sì, Andrea, lo so che hai solo un anno meno di me, ma ormai mi diverto a dire che sei giovanissimo! Così sembra che io sono super navigata, non ti pare? ...Sono un pesce navigato!! Hahahah. No, oggi non scriverò più post così osceni, lo giuro, non fatemi del male.

Nuove recensioni di cuore


Questo ritaglio proviene dalla fanzine Jesusmile. Gruppo e demo (e artwork) ormai li conoscete...

In edicola sono recensiti anche da Rockerilla!

Yeah.

Saturday, 17 October 2009

IL VU∅T∅ /// Lucca 2009!

Eddai, Eta, è abbastanza ufficiale per parlarne... Ok, ok...

Signore e signori, nonostante le mille avversità (in primis la distrazione patologica), anche quest'anno sarò a Lucca con qualcosina di fatto:

Fazzolettini usati e pagine strappate dai diari - ...alla ricerca del Vuoto.
Un fumetto di dieci tavole, alcune illustrazioni, alcune fotografie e alcune canzoni senza musica.
Un percorso inutile per espiare una stagione di domande ossessivo-compulsive sulla vita e quelle cosacce lì.



Devo ringraziare di cuore la Fumectory (date un'occhio al myspace e al forum di questo gruppo di autori autoprodotti che esordisce proprio quest'anno con Lucca) e in particolare Marco Tanca, perchè, un po' all'ultimo momento, sono stata ospitata nel gruppo, giusto in tempo per unirmi allo stand, che sarà nella Self Area!
Purtroppo credo che potrò esserci solo sabato e domenica, ma benone così. Non vedo l'ora!

YEAH!

Friday, 16 October 2009

La bambina ninja e il sogno.

Si chiama Elisa Cristantielli e ha un sogno.
Pensandola, la ricordo in due modi:
1. Tra le nuvole, sicuramente a fantasticare su di esso.
2. Investita dal pathos, intenta a realizzarlo, o a raccontarlo.
E' così ostinata sulla sua strada, che non posso che associarla alla volontà di un ninja, per capirci.
Questo è il primo motivo per cui la stimo profondamente.
Il secondo sta nella sua rara capacità di aver conservato lo sguardo puro, che ancora può stupirsi. So che sarà felice se la paragono ai bambini, in questo senso.

...Queste due qualità, effettivamente, sono il nutrimento mentale che le serve. Se volete rifarvi gli occhi con i suoi gioiellini, qui ci sono delle sue animazioni.

Avendo il privilegio di averla come compagna di corso, (anche) oggi pomeriggio le ho provato a rubare l'anima. Devo dire che questo furto mi ha soddisfatto particolarmente.


Chi segue il blog forse la ricorderà per il giochino delle 10 cose. Spero che se lo ricordi anche lei, però, perchè io lo sto ancora aspettando... Per un ninja mica si fanno amnistie, vi pare?

Cosa reale?

L'ho scansionata da poco, ma quest'illustrazione risale a primavera, venuta per sbaglio, provando degli acquerelli diversi dai miei. Non ho ancora capito se mi piace. Forse no. Però potenzialmente mi apre una via a uno stile che non ho ancora davvero percorso...


Non capisco. C'è qualcosa che mi ripugna e qualcosa che mi attrae - da un punto di vista severamente stilistico e tecnico. Ma anche questo potrebbe essere interessante
Bah.

Wednesday, 14 October 2009

Pontiac /// Da Cantiere Sonoro a Bakelite

In giro tra web, Cremona e doveportailvento, vi potrebbe capitare tra le mani Bakelite, pubblicazione artistica free press dell'omonima Associazione Culturale. L'ultimo numero è Mondomusica, uscito in collaborazione con il progetto 7note, di cui avevo già parlato per il bellissimo video 7.

Con quattro immagini, ci sono finita anche io, complice la mia passione per il tema sonorosomusicoso di quest'uscita.
Chi segue il mio blog ne ha già viste tre: I'm growing girl, Scream, e Io amo il basso (la seconda versione, quella per la pelle della mia fatina Michelle...).

La quarta immagine, invece, qui non aveva ancora avuto spazio, fondalmentalmente perchè risale a quando il blog non c'era ancora - era il 2007.
Si tratta di un fumetto basato su Pontiac, un racconto di Wu Ming 2 che orbita attorno al grande progetto di Manituana.
Cito direttamente dalla specifica pagina dei Wu Ming, in cui potete trovare tutte le tavole:

Il 9 dicembre abbiamo suonato
Pontiac a Cremona, per la rassegna "Dialoghi Sonori". Cantiere Sonoro, che organizzava la serata, insieme a Cremonapalloza e Attraversarte, ha deciso di affidare a Eta, una giovanissima illustratrice, il compito di disegnare alcune tavole ispirate al racconto. Eta ha scelto di concentrarsi su un singolo capitolo; "Si chiamava Betty", e l'ha illustrato con 6 tavole + 1 di introduzione/ambientazione, disegnate su fogli da lucido di 90 x 130 cm.

Realizzare quel fumetto fu davvero un'esperienza formativa, per me, innanzitutto, in verità, perchè mi trovai a dover/voler analizzare profondamente quel testo. Chi conosce Wu Ming sa immagina di cosa sto parlando: in un istante, di colpo, vedere chiudersi il quadro, tutto torna. Forse in modo tragico, ma torna.

Chi volesse vedere le mie tavole ad alta risoluzione, può scaricare il file .pdf anche da qui.
E fatelo, o, ancora meglio, andate a leggervi l'intero racconto sul sito di Manituana.

"Ridanciana Eta" /// Buon non compleanno Blog!!! /// Grazie.

Alberto Barcellari è un individuo sconsigliabile. Incline alla stregoneria, alla pazzia, devoto al Grotesque, va alla ricerca del suo mondo iconografico perfino qui, tra le nebbie o le afe padane...
Ebbene, da brava cattiva predicatrice, io invece più volte ho giocato col suddetto, facendomi... non immortalare, bensì raddoppiare, grazie alle sue inconoscibili formule.

I più fedeli al mio blogghino ricorderanno il primo post che...


...
.....

Ops, ma è passato un anno!!! Un anno di blog! Il 9 ottobre, ho appena controllato! Buon compleanno, blog!!! (Che cosa buffa, quel giorno volevo scrivere già un post (ma poi tralasciai...), ma per un altro compleanno: quello della mia adorata PJ Harvey, che compiva 40 anni!)

Ma va be', è andata. Anzi no, colgo al volo la coincidenza (io adooorooo le coincidenze!), e facciamo che festeggio oggi. Anzi no, a questo punto festeggio un buon non compleanno! Che, per altro, il nostro Alberto Grotesque, da fanatico di Alice, apprezzerà anche molto di più.

...Ok, ora che mi sono messa d'accordo tra una metà e l'altra di me - per l'appunto - posso riprendere il filo.

Allora:

Blogghino, buon non compleanno! Ti/mi regalo una foto scattatami da Alberto, proprio come, poco più di anno fa, ti inaugurai.



(A chi invece, seguendo il blog, potrebbe pensare che finalmente ho trovato le sosia di cui parlavo qui: no, no, sono io e io, niente da fare. Qualcuno le ha viste, a proposito? Sigh. Voglio la mia sosia, dobbiamo essere uguali e ridere uguali. Nessuno nessuna l'ha vista? Orsù, non siate timidi!!!).

P.S. Dato che ormai questo post è degenerato in una parentesi metabloggosa, tanto vale finalmente dire una cosa, a tutti quelli che mi hanno tenuto compagnia su queste pagine e hanno rallegrato tutto: grazie.
No.
Ma cos'avete capito?
Non vi sto ringraziando perchè sono pura e buona! Vi sto ringraziando perchè, eh sì, è anche merito vostro se... questo blogghino mi è valso, alle sessioni settembrini, un bel trentaelode! ;)
(Psst pstt, fu per quell'occasione che lo abbellii tutto anche con le icone degli altri social network ridisegnate da me, hihi! Sono carine, eh? :) )

Sunday, 11 October 2009

Il momento dei bambini del cervello!➋ (Quando la sindrome di Stendhal fa bene)

...Voglio continuare* il trip su come nascono le idee, per lo meno in me.

Anche questo flusso di immagini è cosa che avverto da sempre, dall'infanzia.
Molto semplicemente, la sana voglia di CREARE! che mettono addosso le opere altrui che, in me, colpiscono il segno. Penso succeda un po' a tutti, anche a coloro che non si sentono "creativi a tempo pieno" (bah, che espressione discutibile, eh? Ma avete capito...).

Ad esempio, ricordo del torrente di duende che mi prendeva quando entravo in qualche mostra (ho la fortuna di avere una mamma che mi scarrozzò tra quadri e statue!). Alla faccia di chi può trovare stantia e vecchia questa cosa, ricordo benissimo della mia paralisi estatica di fronte agli affreschi della Cappella Sistina. Avevo cinque o sei anni, ma adoravo guardare i libri di storia dell'arte della grande libreria di mia nonna, così, quando andammo a Roma, conobbi dal vivo quel capolavoro inaudito. Un po' sindrome di Stendhal, insomma, diciamolo.

Un altro dei momenti che ricordo con così forte intensità fu senz'altro di fronte a dei quadri di Bruegel. ...Questo Bruegel, per fugare ogni dubbio:


Trovati sotto il naso per caso, per altro, perchè quella volta, a Vienna (o Oslo? Dio, la mia memoria...), non sapevo nemmeno che ci fosse Lui!
Anche quelle immagini ripescavano tra quelle che avevo amato tra i libri dell'infanzia. Ma quando lo vidi ero ormai al liceo (seconda? Mah!), e, stranamente, quel pittore si era incagliato tra i miei incubi più potenti, ma l'avevo un po' rimosso dalla memoria "consapevole"... Insomma, quando mi trovai davanti quei quadri all'improvviso, in mezzo a tutt'altro, dannazione, fu come reincontrare all'improvviso un vecchio fantasma scacciato! Un amante morto! Un amico abbandonato! Un fratello ripudiato!

...Ma a prescindere dai colpi al cuore mo'di Stendhal, l'arte che mi colpisce innesta in me un brainstorming di quelli così prepotenti che mettono fin a tacere la realtà esterna, quindi incluse le opere incrimanate. Ovvero, come in trance sbavo di fronte alle opere che mi causano il flusso di idee, ma ormai metà del mio cervello è partito per la tangente a farsi un sacco di trip per i fatti suoi.

Non necessariamente poi l'influenze di queste opere sarà tangibile, ma dentro di me resterò infinitamente debitrice a quegli artisti.
A ogni modo, tanto per per fare un esempio, nel quadro là sopra... ci sono degli zoppi... E fra le locandine dei Sydrojé spesso mi scappa qualche malformazione... (A proposito, so che non è molto chiaro, ma nel trailer di Duende postato qualche giorno fa, l'elefantino ha le zampe posteriori monche... Sfugge, vero? Sigh...).

Detto ciò, anche oggi sono in piena tormenta da bambini del cervello e sono intenta a buttar giù delle immagini forti per un corto che mi frulla in testa e che, chissà, forse arriverà a convincermi abbastanza da farli posto, tra qualche mese.

Per amor di condivisione... gli artisti o le opere ispiratori, questo giro, sono: Essere John Malkovic di Spike Jonze (grazie Abo!), Romance & Cigarettes di John Turturro (grazie Gianvito!), Q.T. e
Inglourious Basterds, Buongiorno, Notte e Vincere di Marco Bellocchio, e i miei intramontabili Underground di Emir Kusturica e The Wall di Alan Parker.

...Torno a scrivere.

¡¡¡DUENDE, SIEMPRE!!!


* Questo asterisco è per coloro che seguono assiduamente il mio blog, in particolare per mio cugggino McA, che, avendo la patologia del completismo, si premura ogni volta di cliccare su tutti i link che sparpaglio nei post - e ciò lo avvicina ogni giorno di più all'eusarimento, perchè spesso inserisco link in più, come quelli che rimandano ad altri post. Che ovviamente lui già conosce. Ebbene, se io mi preoccupo di metterne così tanti è perchè sono sicura che in pochi possono seguire davvero con costanza un blog, giustamente, e soprattutto so che ci sono persone che magari ci capitano una volta, se lo gustano (o anche no, dipende...) e non tornano più, semplicemente - nei mille web trip quotidiani. In questo modo io tento di renderlo più fruibile per tutti facendo il riassunto delle puntate precedenti, almeno con qualche semplice links... Chiedo scusa pubblicamente a chi invece con quei link perde solo sempre tempo. In particolare, sì, a McA. Scusa, cugggino.

Friday, 9 October 2009

La borsa, il cuscino e... il contenuto! /// Nabawood

Come sempre mille cose bollono in pentola e in questi giorni avrei potuto lasciare molti post, ma sono stata piacevolmente assalita da una sonnolenza vacanziera dal web, quindi dirò poi, con calma...


Nel frattempo ecco una fotina (perdonate la qualità infima) di una delle borsette distribuite al Nabawood, con su la stampa della mia illustrazione... (Carino vedermi un disegno su tela, devo dire, effettivamente non mi era ancora successo.)


Curiosità a proposito di questo festival di audiovisivi: il nome non è (come pensavo anche io) una contrazione tra NABA e Hollywood, ma è un omaggio al signor Ed Wood! (Per noi studenti di media design potrebbe trattarsi di un auspicio un po' controverso, ma non soffermiamoci troppo, suvvia!)
Altra curiosità: i premi dei vincitori non erano le classiche statuette, ma dei... cuscini! Potete tranquillamente immaginarli come la borsetta qui sopra, senza maniche, e imbottita.


Approfitto di questo post anche per segnalare alcuni video che mi hanno particolarmente colpito durante il festival.

Parto da un documentario che era esterno al concorso, ma che ha così avuto un'occasione per essere proiettato: Come un uomo sulla terra (di Riccardo Biadene, Andrea Segre e Dagmawi Yimer), "Il film che racconta agli Italiani cosa si nasconde dietro gli accordi con la Libia. Il film che dà voce alla dignità e al coraggio dei migranti africani." Questo è il blog dove potete seguire le vicende legate al film. Ho trovato anche un canale di YouTube dove fosse tutto caricato, in 6 parti (registrato da una trasmissione Rai, per altro, buono a sapersi...).
Lo consiglio vivamente a tutti - e non per pericolosa ret
orica: a chi interessano attualità e tema dell'immigrazione, ovviamente, a chi crede ancora in un giornalismo dell'onestà intellettuale, a chi spera che un documentario possa essere un passo per dire a tutti le cosechenoncidicono, a chi crede che il mezzo audiovisivo debba essere sfruttato in tutta la sua potenza immediata, e anche a chi vuole ascoltare una storia - vera, e tragica.

Poi vorrei segnalare i due cortometraggi di Davide Gatti: lo scoppiettante
Fuso e l'elegantissimo e algido Il silenzio dell'uomo (vincitore del premio al miglior corto di fiction). Notare che quest'ultimo è il prologo di un lungometraggio alla ricerca di una produzione: nel blog potrete seguirne gli sviluppi.

Infine due bellissimi lavori di amici e compagni di corso.
TV zombie è uno stop motion di Mattia Guolo, che, con lo studio di grafica e video BrainSocket sta continuando la sua rappresentazione critica sui media e i mezzi di comunicazione.

frame da TV ZOMBIE

On the grass, di Matteo Stefan, è un cortometraggio dai toni assurdi che strappa delle risate storte degne dell'umorismo più raffinato.


Bello sentire attorno a me gente in movimento e carica di creatività da far esplodere!
E bello essere sempre più convinta della mia scelta universitaria, passato il primo anno. Parlare continuamente di cinema, video, arte in generale e relativi brainstorming, questo è sano nutrimento!


A bientôt,
vostra incontrollabile
Eta