Wednesday 10 November 2010

Raccontami le tue storie

Questi ritratti risalgono a quest'estate, ad alcuni degli sporadici giorni di svago totale che mi sono concessa. Che poi svago non è mai: come diceva Chaplin «Come faccio a spiegare a mia moglie che lavoro anche guardo fuori dalla finestra?». Allo stesso modo, passare del tempo con David è sempre una doccia fredda, perché se riesci a parlare con lui nei momenti giusti offre il lato traverso delle cose: roba che se la gente capisse cos'è andrebbe a ruba più di qualsiasi sostanza stupefacente.

Il fantasmino è opera sua...

Però ci sono anche i momenti più distesi: lui scrive storie (meravigliose) e io disegno. Magari ascoltando i Black Heart Procession, dato che, come dice lui, non bisogna liberarsi dei fantasmi...



7 comments:

Calzino said...

La concentrazione di trama poetica in questi disegni e in queste parole è così alta che vorrei scappare dal mio ufficio e andare a rotolarmi in un campo di foglie secche finchè non divento parte di loro.
Ecco.

Anonymous said...

l'elogio della follia...

ti amo, stupenda

DCF

Eta said...

@ Calzino

Stai molto attenta, Calzino, che se fai così ti sposo io, altro che farti i bigliettini!!! :D


@ DCF

Allora vedi di continuare a mandare storie. ;)
(Lo so che lo fai, ma tanto per essere sicura, insomma).

ribbon. said...

voglio incontrare anche luiiii
siete così poetycy
belli belli

Eta said...

Ormai tutto è possibile, Ribby Girl. ;)

Anonymous said...

costo poco

DCF

Eta said...

Diciamo che dipende! :P