"Si adagia, distratto e colpevole, il peso inerte delle
occasioni già venute […]"
Federico Fronterrè*
So I said, fake it till you make it.
"Your body language shapes who you are", Amy Cuddy on TED
I got this special power of wasting my opportunities and the skill of stumbling way too much on the way. So I had to stare at myself for a while, telling straight to myself that now is different and, c'mon, we can make it.
I wanted to update more my blog with all my new stuff, but this period I have been working a bunch. I hope to find the time to share more soon.
(And if by any chance some of you, likely among the Italian readers, are finding some influences of Gipi in this my self portrait, well, that's the consequence of yesterday night, finally reading his last graphic novel, unastoria. His art totally changed my artistic path when I was about 17; now I feel different calls and my inspiration has other ways; still, going through his work impresses my attitude and my moods. Of course.)
* Misterismo ritrovato rileggendo la mia tesi, Altrove, roba che capita quando mi suona il postino con il regalo di compleanno che mi ha mandato mia mamma e scoppio a piangere come se fossero morti tutti e mi faccio di nuovo piovere addosso Il cantico dei drogati di De André che è il brano più drammatico che un figlio o una madre possano ascoltare, ma voglio finire ascoltando Altrove (quello di Morgan) e decidere di perdermi di nuovo -- ma per bene.
Sfogare fino in fondo rapida, op op op, e non perdere tempo, op op op!
Op op op!
Facciamoci un caffè.
Su, eh! Dai. DAI!
'Caputtana…
Tutta questa emotività è proprio necessaria? Una fettina di meno? Eh, mi sa che a gentaccia tipo, che ne so, me e Calzino, o quell'altra sciagurata di Dorotea, ce tocca. Maledette fimmene.
2 comments:
Ci sono giornate che sono come un treno pieno di emozioni e condivisione direttissimo da me a te, senza averlo programmato.
Coscienza condivisa, coscienza collettiva.
Bella mia.
Same same.
:')
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