Soggetto appuntatomi mesi fa, solo ora ho avuto una buona scusa per realizzarlo - per Roberta e per
Manco.
Era tanto che non mi sfogavo con la mano in modo così libero (il contrario della tavola di ieri, calibrata con l'acquerello).
Era tanto che non usavo i mitici pastelli a cera acquerellabili che divoravo anni fa.
Non nascondo che, creandolo, avevo in testa una mia illustrazione della fine del 2007,
The Great Below*, in assoluto uno dei disegni miei che preferisco. Indelebile nella mia testa il modo in cui l'ho buttato fuori. Classica pedalata a duecento all'ora, a Cremona, alle 7:45, casa-liceo artistico. Nelle orecchie, dal lettore mp3, i Nine Inch Nails. Inredibilmente, arrivo a scuola in anticipo, classe deserta. Sapevo alla perfezione cosa volevo e cosa avrei ottenuto, piena di duende fino a scoppiare (decisamente una mattina duendosa, non c'è storia). Fatto, bam. Per una volta senza dietro nessuna richiesta, in modo del tutto libero.
...Dopo quello, avrei potuto fare otto milioni di disegni copincollati, con quella formulina lì, ma la mia curiosità mi fa sempre saltare da una tecnica all'altra, non c'è verso. E mi piace così. Dopo anni, però, avevo bisogno di riprendere un po' quella linea...