Sunday, 25 April 2010
Friday, 23 April 2010
Una, nessuna, centomila Ete [perdonate la citazione comoda, ma ci sono espressioni che funzionano troppo così come sono]
I motivi sono tanti.
Partiamo da quello più ovvio ed eclatante: non c'è niente da fare, ho un ego spoporzionato almeno quanto il mio naso, sono narcisa fino al midollo e, esclusi certi momenti autodistruttivi, non ho certo gravi problemi d'amor proprio (piuttosto d'autostima, talvolta, perché riconosco di avere dei difetti pesanti).
Dopo questo motivo ve n'è uno che ne è un po' la sottotrama profonda: sono ventun'anni che, cercando di conoscere il mondo, cerco di conoscere anche me. Sono sempre stata ossessionata delle differenze che ci sono tra un punto di vista e un altro, a partire dal clamoroso opposto del punto di vista soggettivo contro quello esterno. Quindi, per forza di cose, il primo campo da gioco era cercare di capire similitudini e divergenze su me stessa, nella visione che ho io di me e in quella che invece, di me, hanno gli altri. Mi diverto a confrontare ciò che sembro alle diverse persone: già questo racconta molto dell'umanità, oltre che di me, chiaramente.
Infine
Wednesday, 21 April 2010
Ancora un post reduce da Barcellona
- A Barcellona io già ci andai due anni fa, con altri cinque ex compagni di classe, nella più classica delle vacanze post-maturità. Come da copione, ci divertimmo una marea.
E, come da copione, è da allora che rimando l'upload di un video che risale a quei giorni. Siccome devo farmi scusare per averli traditi con questa fuga individuale, finalmente ho messo questo benedetto video su YouTube. Lo scrivo anche qui perché è qualcosina di più del filmino delle vacanze: si tratta della mia performance in stile "free hugs", improvvisata nell'euforia di Barceloneta arrangiandomi col mio spagnolo da due soldi bucati.
Sono oltre otto minuti di demenzialità affettuosa, però due risate e due sorrisi a cranio forse ve li strappiamo! :) (Come minimo anche perché quei furboni dei miei amici, riprendendomi, ogni tanto tenevano la macchina fotografica verticale... nonostante fosse un video! In compenso hanno commentato tutto in modo siemosiemo, hahaha!)
- Mi tolgo anche lo sfizio di pubblicare uno sketch fatto sul foglione della roba da mettere in valigia, perché la tizia sdraiata mi ha convinto particolarmente.
D'altronde, si sa, i disegnuzzi più "ispirati", al liceo, ci venivano sempre quando disegnavamo sul banco, no?
Oppure sui fogli degli appunti, dei libri da studiare...
L'anno in cui fui rappresentante d'Istituto, volevo mettere su una fanzine che raccogliesse, con delle fotine, proprio i disegni fatti sui banchi, oppure sui margini dei quaderni, o sui diari, ...
L'idea andò mai in porto (e poco tempo dopo nacque Toczine, così acquietai i miei istinti), ma se ripiombassi alle superiori ci proverei di nuovo. Non la trovate divertente? :)
Monday, 19 April 2010
Gli abbai dei cani, lei, le stelle e la mia dipendenza dalla musica.
Dopo un mio post a riguardo nel forum di Cremonapalloza, il buon Cudiel mi ha scucito la recensione per il sito. Normalmente sono piena di paranoie, se si tratta di recensire musica, ho troppa paura delle mie lacune tecniche, ma questa volta non ho resisistito, complice , forse, il fatto di avere già scritto metà testo a braccio, nel forum.
Ringrazio il puntualissimo cugggino McA, fido correttore di bozze mondiale.
Stasera suonano a Milano e io mi sono fatta sfuggire i biglietti. Mi maledico da sola.
Se qualcuno di "voi" va, che mi faccia sapere le sue impressioni, magari...
Sob.
Friday, 16 April 2010
Ceci n'est pas Eta: ceci est l'Enfant Ninja!
Con noi ci sono anche Giulia Trincardi e Lara Sabattini, più Giorgio Crimì e Matteo Martinelli.
Per ora siamo in missione segreta, non posso dirvi niente, altrimenti mi tagliano la testa. Ma giusto una sbirciatiana mi hanno detto che si può:
Adesso immaginate...
E capirete anche il motivo per cui latito un po'...
Ma il mio lavoro è ripagato fin troppo bene (come se non bastasse ciò che imparo): la Bambina Ninja a volte mi fa dei regali che mi tolgono il fiato:
Se siete incuriositi dalle scritte, be', si riferiscono a un aneddoto un po' bizzarro che sto cercando di sistemare senza far sciocchezze avventate. Per farla breve, su Facebook qualcuno mi ha rubato mezza identità (e non credo sia uno scherzo). Il nickname di questo utente è - pensate un po' - "Eta Est Un Numéro (Eta N'existe Pas)".
Ne avevo parlato con Elisa... ed Elisa s'è un po' preoccupata per me (quindi si è messa a disegnare: logico, no? Hehehehe). Vedremo come andrà a finire...
Intanto io mi godo l'omaggio spettacolare! (E poi per forza che mi dicono che "sembro un cartone animato"...!)
Ogni tanto vorrei essere così, in 2D, in una storia, dentro una storia.
Nelle "storie" le cose hanno il loro ordine narratologico, ti prendono, s'impennano e poi si riaccomodano, magari anche meglio. Nella vita reale, invece, il gusto della fine va sempre più annacquandosi, si perde e ce lo dimentichiamo. Ma tranquilli, pesciolini, ci sarà pure un motivo se Elisa mi ha ritratta tutta sorridente, no?
Thursday, 15 April 2010
Appunti in corsa
Con la scusa che questo figliolo si sta facendo l'Erasmus a Barcellona, per altro, anche io non sono del tutto aggiornata sui suoi pezzi, così è stata per me un'occasione pure per sentire un sacco di nuovi bellissimi brani (tra cui uno sul quale stiamo tramando qualcosa, ma questa è un'altra storia...).
Inoltre, in qualità di Officina Sydrojé, ero compiaciuta del punto in cui si è piazzato per suonare, ovvero in un angolo dove sottostava a un magnifico dinosauro, parte del bellissimo murales che campeggia al RedRocket. (Se non capite la mia gioia, potete sbirciare queste vecchie care locandine...).
Queste foto le ha scattata Michele Ferrero. A proposito di lui, per LinFante c'è una piccola novità, ovvero la label Noiseville (qui il myspace, se preferite).
Magari prossimamente sul canale di YouTube de LinFante ci sarà anche qualche ripresa della serata.
Quest'ultima, invece, l'ha scattata lei... Lady Morla (ho la tua torta ancora in testa!):
Questo è uno dei pochi disegni che ho fatto in viaggio, ero troppo presa da mille cose, inclusa la mia testa tra le nuvole.
Al Parc de la Ciutadella, però, ho scovato una fontana troppo buffa e carina, tutta piena di putti giocherelloni, e non ho saputo resisterle:
Devo assolutamente segnalare un fumetto che ho trovato alla liberia del CCCB: Piero, di Edmond Baudoin.
Googlando un po', ho scoperto che è ben noto, ma io non lo conoscevo proprio... In effetti, se non mi è sfuggita troppa roba, qui in Italia non ci sono tantissime sue pubblicazioni, ma almeno questa sì, edita da Coconino, con una copertina che, anche se è a differenza del fumetto è a colori, fa da ottima anteprima agli splendidi disegni che troverete dentro...
[Edit del 27 aprile: Piero è una nuova uscita, ed è il primo libro di Baudoin che viene pubblicato in Italia. L'ho giusto giusto appena scoperto grazie alla newsletter della Coconino. Bene, c'era un motivo se non lo conoscevo e ora so che ho fatto bene a parlarne un po' qui.]
Questa invece è la copertina della mia edizione:
Qui sembra rosso, ma vi giuro che è arancione fosforescente, tant'è che, coff coff, da bravo insetto magari sono stata attirata proprio da questo, hahhaah!
Be', è un po' buffo a dirsi, ma all'acquisto ero certa che lui fosse spagnolo. Ed ero bella gasata di leggermelo in lingua originale. Poi invece scopro che è francese. Ma bene uguale, l'ho comprato in un momento di duende (sì, certo, Eta, guarda che questo si chiama shopping compulsivo!), quindi va bene così, magari in un altro momento avrei tenuto a posto le mani. Ma avrei fatto male, perché Piero, lo so già, è uno dei fumetti che mi segnerà.
Un disegno stupendo, tanto per cominciare. Morbido morbido (pennello, non a caso). Vividissimo, senti il movimento, il calore sulle guance (nonostante il bianchennero)...
Ingredienti attira-Eta: l'infanzia, due fratelli che crescono insieme, la scoperta da piccoli di "saper disegnare", anzi, la scoperta che... non tutti sanno disegnare (che è assurdo... è assurdo scoprirlo, da piccoli), i mostri della fantasia, i giochi sui fogli di carta (geniali!!!), ... Insomma, è tanto tanto un omaggio al disegno, sì. Tutti potranno apprezzarne la delicatezza, la raffinatezza, ma chi ama il disegno avrà un sussulto (facciamo una decina, heheh). Chi l'ha abbandonato (e siete tanti, lo so), si sentirà un traditore (non prendete male le mie parole, le dico in modo dolce). E probabilmente lo stesso vale per chi ha dimenticato la propria infanzia. Questa graphic novel è quasi una preghiera a ricordarsi dei propri sogni, di quello che pensavamo da bambini, quindi credo che, per questo motivo, possa colpire davvero in molti, creatività o no.
In questa storia autobiografica, infatti, Edmond Baudoin racconta di come iniziò a disegnare insieme al suo fratello minore, Piero. Fino al giorno in cui [non continuate a leggere se volete custodirvi tutta la trama...] Piero decise di smetterla, già dopo l'Accademia di Belle Arti. [Ok, ora potete continuare, hehe!]
Bene. Forse io ho pensato un po' ad Ago, mio cugino.
AGO.
...Quando ho scritto il post era ancora il 15 aprile, il giorno del suo 25° compleanno, quindi ne approfitto per fargli gli auguri... e per spiegare anche a voi perché lo vorrei mandare pubblicamente e sonoramente affanculo.
Da bambina, se mi chiedevano chi mi aveva insegnato a disegnare, solitamente rispondevo che si trattava di qualcosa di innato (be', cercavo di dirlo con parole mie, suppongo). Ma se proprio dovevo, parlavo di Ago. Ago era un'Istituzione. Portavo i suoi disegni in classe ed ero felicissima e orgogliosissima. Soprattutto nel disegno, l'ho sempre ammirato con tutta me stessa. (Manco a dirlo, lui, insieme ovviamente a suo fratello, McA, sono stata La Formazione. Dal cinema alla filosofia, al rock, insomma, Cugggini con tre g, avete capito, no?)
Insomma, da qualche anno, la disciplina con cui Ago si metteva sul foglio non so che fine abbia fatto. E non sono l'unica orfana.
Io non so se ora sta cercando di rimettersi all'opera con un po' più di volontà (e in quel caso che il mio post lo solleciti!), ma il tempo di stallo che ha fatto passare non glielo posso perdonare, comunque.
Ecco perché devo mandarlo affanculo.
Se non fosse stato per Ago, mah, chi lo sa se sarei qui a parlare di fumetto e di tutto il resto?
Fine dello sfogo.
Ne approfitto per ricordare di sabato pomeriggio: Punti di S-Vista, a Motta Baluffi (CR) dalle 17.
Porterò anche IL VUØTØ.
Ah, a Barcellona l'ho abbandonato furtivamente alle libreria del MACBA e del CCCB (dove ho potuto vedere una bellissima mostra, Atopia) e ho lasciato delle copie all'Arkham Còmics (Calle de Xuclà, 16), dove il gentilissimo proprietario mi ha detto che l'avrebbe donato a chi faceva acqusti "especialos". Un po' di bookcrossing mi diverte sempre... ;)
Be', per concludere in gioia e con con una ciliegina ripiena di rum questo post diluviale, voglio condividere un paio di video appena scovati, giusto in tempo per stravolgermi: Wake Up e Five Years live, con, insieme!, gli Arcade Fire e David Bowie.
Evito qualsiasi tipo di didascalico commento sbrodolino, i nomi parlano da soli.
Sapete cosa?
Se un giorno perdessi tutto, forse, se avrò ancora quella forza d'animo che ho cercato di costruirmi, be', la musica mi salverà, perché... come (si) ricorda la bella Nyva in uno dei tatuaggi più dolci e potenti che conosca...
Etina
Monday, 12 April 2010
Punti di S-Vista
Breve aneddoto-quadratura, direttamente da qui a Barcellona ;) ...
Oggi pomeriggio, vicino Plaza Catalunya, sono capitata a una mostra di quel gran vecchio furbastro di Dalì (per altro negli ultimi anni lo incontro spessissimo, ma mai una volta che riesca a vedermi i quadri più famosi, va be'...). Il buon Salvador è storicamente uno dei signori che più mi formò negli anni ultra-sensibili delle medie, il suo immaginario s'è decisamente incagliato nel mio groviglio cerebrale e credo che duramente se ne andrà (benché oggi pomeriggio abbia provato una gran voglia di farlo risorgere per prenderlo un po' a schiaffi e fargli certe domande provocatorie, ma questo è un altro discorso, tanto lo so che se non riesco a togliermi il mio trucco dalle palpebre è colpa anche dei suoi baffi...). Be', insomma, sta di fatto che a un certo punto mi sono trovata di fronte a una delle sue stravaganze (discutibili), ovvero una testa vera di rinoceronte, appesa al muro mo'di trofeo da cacciatore, in mezzo a una serie di suo opere e foto... piene di rinocerenti. Chi lo sa se è una coincidenzuola oppure un'influenza vera o propria... d'altronde i rinocerenti hanno 'sta aspetto che davvero è troppo calamitico, sono troppo iconografici per evidenziare un reale collegamento tra 'sto mio disegno e quelle immagini (che non ricordavo, ma di sicuro avevo già visto). Però un "guarda un po'" m'è scappato.
(Ok, lo ammetto, l'aneddoto era solo per bullarmi ancora del mio viaggio, hahaha! Ma ora è pronta la cenetta con gli splendidi Morli, quindi la smetto di infierire. (Come sarebbe a dire chi-sono-i-Morli-?)).
P.S.: Siamo appena stati al Redrocket, è un posto davvero fico! Viva LinFante! [Vedi post sotto.]
Friday, 9 April 2010
Il coniglio non è ancora così stanco /// LinFante a Barcellona!
Ma proprio perché non potevo, un attimo prima che mi inizi la vera tempesta (aka la stagione degli esami...) ho trovato il tempo di fuggirefuggirefuggire:
Le Officine seguono LinFante a Barcelona, baci e sputi rock a tutti gli altri culetti molli! ♥