Monday 27 December 2010

Urgenza di catarsi

Mi sento oscena come Maria Antonietta quando disse che se era finito il pane, al popolo si potevano dare le brioches, ma io... Io a volte credo davvero che ascoltare musica per me sia vitale. Sì sì sì, è la colossale puttanata che può dire solo una ragazza viziata, questa, lo so. Ma la musica mi interessa più del disegno, più di qualunque cosa, mi interessa in modo maniacale, credo.
È una dipendenza che mi sopraffà in modo così ingovernabile dai tempi delle medie... È davvero una passione dolorosa, irrisolta, che non so come equilibrare. La musica è il campo che più di tutti mi è inacessibile, ma è al contempo quello cui più tengo. Ciò che mi resta non è che ascoltare sempre musica, sempre, sono insaziabile, di cose nuove e di cose già elaborate, non ho mai pace. Mi domina completamente. Proprio alle medie (al terzo anno, forse), avevo cercato di rappresentare questa sensazione con un olio, un olio su un foglio poco più grande di un A4. E nonostante gli errori tecnici si sprechino, non posso che mostrarlo con fierezza per ciò che rappresenta e per lo stato d'animo in cui l'ho voluto.


Credo di averlo immaginato ascoltando Echoes dei Pink Floyd, che rimane il brano che spero mi accompagni quando trapasserò.*

Per quanto però queste emozioni io le conosca da sempre, stasera sono stata colta piuttosto impreparata da una creatura che non so da dove diavolo spunti... Si chiama Phildel. L'ho trovata nel più totale ignaro girovagare online (lunga vita alla serendipità, per sempre). Sul web non ho trovato quasi nulla su di lei, nonostante sia finita su Radio4 alla BBC: già il mio desiderio di condivisione è costante, ma a quel punto avrei trovato criminale non parlarne. Quindi, questo è il suo myspace. Disappearance of the Girl è il brano che mi ha davvero frantumato (sul sito c'è anche il testo). Non provavo emozioni così ingombranti per una canzone da molto, credo. Mi ha ricordato proprio le mie medie, che per me sono state quell'età in cui i miei sentimenti erano assoluti e totalmente illimitati e sprezzanti dei confini dell'abitudine. Mi sono sempre addestrata a conservare lo stupore, ma in quel periodo era tutto nuovo. A quell'età potevo ascoltare Child In Time dei Deep Purple senza che una vocina anziana e squallida sussurrasse maliziosamente qualcosa di negativo a riguardo. Contronatura, sto tentando di conservare questo privilegio di verginità anche con i miei due gruppi essenzialmente imprescindibili, cioè i Pink Floyd e i Queen: mi sto intestardendo a conservarmi quell'ultimo gruzzolo di dischi ancora da sentire, per poter avere ancora dei loro tesori da poter ascoltare per la prima volta!
C'era un film, che alle medie amavo spropositamente, in cui riuscivo a ritrovare la mia sofferenza nel non riuscire a reggere la bellezza della musica: Billy Elliot. Quando Billy si massacrava contro al muro, quando trapanava il tavolo saltandoci sopra, quando scappava sui tetti... Fu lì che sentii per la prima volta sia i T.Rex che i Clash... London Calling, così perfetta in quella sequenza, era insostenibile, avrei voluto morire, ogni volta (e un po', tutt'ora). Il problema vero che io ho sempre avuto con la bellezza è il sopportarla. Non è infondato quel modo di dire... bellezza "accecante"... Bellezza che non si riesce a contenere, a com-prendere. L'unico modo che avrei per contenere la bellezza, sarebbe esserla. Ma non è affatto umano, questo. Non si tratta di essere belli: in quel caso la bellezza ti accarezza ancora solo come aggettivo. Ciò che ci è vietato non è l'indossarla, ma il rienderla tutt'uno a noi stessi. Non sarò mai la bellezza. Posso disperatamente tentare di disegnarla, o di fotografarla, ma in fondo so che sono solo patetici modi di catturarla, di imitarla...
La voce di Phildel non la si può intrappolare.
Io lo capisco bene Jean-Baptiste Grenouille, il protagonista di Profumo, e lo invidio alla follia.
Mentre ascolto la voce di Phildel, sono ossessionata da una domanda insensata, la stessa che affiorava dieci anni fa: come può coesistere sulla terra qualcosa come questo suono... e poi tutto il resto? Resto in cui c'è tutto e, inevitabilmente, c'è anche il peggio, che ora non ho nemmeno voglia di accennare...
Riesco solo a dirmi che se tra gli umani riescono a crearsi perfino magie simile, allora, forse, forse davvero tutte le tragedie con cui abbiamo distrutto la Terra hanno un briciolo di senso... Mi sto convincendo che Phildel sia un'incantevole sirena, con quella lunghissima chioma, ma in realtà non dovrei sorprendermi se anche lei fosse un mostro, capace di tutto come gli altri esseri umani. Probabilmente negli umani sono connaturate indistantemente tutte queste facoltà, le più terribili e le più meravigliose... È un'idea che rasenta l'inconcepibile!

C'è solo qualcuno che sono certa non appartenesse agli esseri umani: Farookh Bulsara, ossia Freddie Mercury. Lui lo era davvero, divino. Difatti non è morto, è impossibile. L'idea della sua morte rende tutto senza senso. Non posso pensarci davvero. La sua morte è solo la data che succede quella della nascita, quando si apre una pagina su di lui.



...Scrivere qui dentro come se fosse un diario è senz'altro inopportuno. Mi pentirò domani, mi sto pentendo già adesso. Ma è sempre la stessa storia: credo nella condivisione, nonostante tutto, e nella serendipità. Ed è meglio che non smetta mai di credere nella condivisione, altrimenti finirò per pensarla come Christopher McCandless. A proposito: Sean Penn, sei un traditore schifoso. Leggetevi il libro di Into The Wild: il film pugnala Alexander Supertramp alle spalle, all'ultimo momento, sperando di prendere voi allo stomaco. Ma Sean Penn non ha saputo dire tutto e, quel che è peggio, ha detto cose che nessuno può sapere se sono vere.

Chissà se in Alaska riuscirei a sostenere la bellezza...

Una sera, un mio amico, Gianvito, ha pianto dopo un film. Non l'aveva mai fatto, per quel che ricordassi. Ma non ha pianto per l'essersi immedesimato nei personaggi. Ha pianto per la Regia. Ha pianto perché il film era troppo bello.

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* NdEta: no, mi sono ricordata che il brano era Ederlezi di Goran Bregovic. Lo stesso effetto straripante me lo fa ora, nel 2011...

10 comments:

Calzino said...

Senti Eta, adesso ci mancano solo lezioni di basso.

M. said...

Addirittura!
Vuoi più bene alla mamma o al papà? Boh, a parità di condizione (wow) a tutti e due, ma in modo diverso.
Forse è così anche per la musica e il disegno, e nel tuo caso non potendo suonare (per il momento) la mancanza attiva (double wow) di ciò te ne fa attribuire una valenza superiore a ciò che invece puoi fare, cioè disegnare. O forse no, magari per te è davvero più yeah rispetto ad altro.

Comunque attenta perchè Maria Antonietta non è finita tanto bene! :P

ribbon. said...

ora io so di essere invasiva ma te lo chiedo lo stesso ( rispondimi come vuoi, anche con un vaffanculo se è una domanda inappropriata, o in privato, o ignorami )
come mai non puoi suonare?

e poi per finire , mi inchino a questo post
perchè è vera ogni singola parola e son dette così bene e così profondamente che mi hai risucchiata in un vortice di seghe mentali non da poco
e cmq la tipa che canta, ha rapito anche me come avevi predetto
cominci a conoscermi bene *

Eta said...

Hahaha, ragazzi, avete ragione tutti...
Vediamo...

Vorrei suonare il basso, ce l'ho anche, in attesa del momento in cui potermici avvicinare.
Ostacoli:
- il tempo che non ho;
- non sono "portata", quindi, quando deciderò di farmi il culo, dovrò affrontare una montagna.

Questi sono i motivi principali.
Il mio non è un "no", assolutamente. Ma non so quando mai potrò farlo...


@ Marco
Intanto grazie per il fatalismo su Maria Antonietta! XD
Dire cosa preferisco non ha senso, in effetti è un'idea sciocca. Però... Però non rinnego tutto quello che ho scritto nel post, insomma...

@ Ribbon
Inizio a conoscerti bene, sì! :D

@ Calzino
Ringrazia che io non viva a Bologna, altrimenti magari magari chiederei a te di aiutarmi a sciogliere il ghiaccio! ;) Dato che apprezzi i Thunderbird, poi... :D

Gripa said...

La vita, purtroppo o per fortuna,
è talmente piena di forme d'arte,
che siamo inevitabilmente costretti a doverne ignorarne qualcuna.
...o a non dedicare ad esse l'attenzione che meriterebbero.

Citazione:
"Il problema vero che io ho sempre avuto con la bellezza è il sopportarla."

Converrai comunque, che al mondo ci son cose peggiori da dover sopportare.

Bel post e bell'argomento.
A presto e buona continuazione.

Anonymous said...

Carissima, lei ha un basso qui a milano o nelle tue lande?
Ora ascolterò Phildel, grazie mille per aver deciso di condividere questa tua "Pagina di diario" non può che fare piacere.

Non sapevo di questa tua malattia musicale, sarà il caso vederci, per un aggiornamento musicale!!! vedi a me manca poco per non essere ricoverata al manicomio della musica (bella immagine non trovi? :P )
Comunque
Io ultimamente sto drogandomi di
Soap & Skin.
A presto Eta bella.

ps. che film ha fatto commuove gianviz?

Eta said...

@ Gripa
Certo che ci sono cose peggiori da sopportare, difatti temevo appunto di parere una Maria Antonietta... ;)
Le tue visite sono sempre gradite, caro. Grazie. :)

@ Debora
Mia diletta, il film era "Tetro" di Coppola (che tra l'altro non vidi, devo rimediare!).
Soap & Skin ha dilaniato anche me, mesi fa, ora è un po' che sono su altre dérive...
In effetti nemmeno io sapevo che condividessimo questa gravissima patologia, però in cambio possiamo dire che entrambe abbiamo un certo occhio di riguardo allo Stile, necessariamente Rock (in tutte le sue varianti). O sbaglio?? Hahahha! :D
Mi raccomando, abbassare medio e anulare e lasciar regnare il resto verso il cielo, sempre!!! B-)

Eta said...

Oh comunque, Debora, per l'aggiornamento musicale ci sto di brutto, adoro fare da pusher!
A tal proposito, consiglio l'uso del social network Last.fm
Hai presente?
C'è tra i miei gadget a destra il link alla mia pagina... ;)
Altra parola d'ordine di questi miei tempi: psych-folk. New entry: southern-gothic! ;)

Anonymous said...

io ci sto sempre quando si tratta di scambiarsi le dosi!
poi rock and roll a vita!!oltre ai soap & skin è periodo da trip mentali e meglio dei nostri amati pink floyd faccio fatica a trovare, in questo sono i maestri.
Oltre allo scambio posso darti qualche lezione di basso se ti interessa :)
a presto cara.

Eta said...

...Lezioni di basso?!
Signore e signori, colpo di scena!
:D
...Vediamo, Dolcezza, questa cosa mo mi resterà in testa come un grillo incastrato tra i capelli (sensazione che conosciamo tutti, no? :P )

Sei un tesoro, te! :')