Sì, sto di nuovo parlando di PJ Harvey e John Parish anche se non rientra prettamente negli pseudoscopi del mio blog e ho pure notato che quando scrivo 'ste cose un post di commento non scappa neanche a morire...
Se avete dei problemi tirate dritto, ok? Sarò matura in tutto - così mi dicono, discutibilmente - ma almeno lasciatemi fare la fan rock'n'roll priva di dignità che si strappa i vestiti davanti ai suoi idoli musicali, ok? A certa gente che fa musica e rumori e testi io devo la vita, ok?
(E, comunque, per chi non mi conoscesse, assicuro che ho l'età cerebrale di una bambina che gioca a nascondino ogni pomeriggio. Vero, Abo?)
E ora vi voglio raccontare come sono fortunata e felice.
Dovete sapere che lunedì a Milano pioveva come dio* la manda, in più tirava vento che solo a Trieste.
Io e il mio prode amato stavamo affrontando il diluvio, quando un incantesimo frenò la nostra ira con dio**.
Avete presente quei cartelloni pubblicitari che tappezzano le città, fissati con chili e chili di colla potentissima, che se li stacchi li strappi e quindi non li freghi?
Bene.
Solo tutta quell'acqua poteva distaccarli dal muro senza romperli, e solo tutta quella colla poteva proteggerli dallo scioglersi immediatamente. In realtà accade comunque quasi mai che la pioggia li tolga, ma lunedì è successo. E di tutta quella fila di cartelloni che ho visto, è successo solo a quello di PJ e John, per la data di... - ormai - dopodopodomani!!!
Ovvio che me lo sono portato via.
C h e c u l o .
L'immagine è questa:
Confesso che, di loro foto, ne prediligo altre. Ma questa ha un incalcolabile potere evocativo e magico.
Detto ciò, ho compiuto l'inaspettabile gesto di maturità di scegliere di non inquinare la rete ancora con i miei sbavi recensionistici da due soldi, quindi non farò finta di essere una buona critica/esperta musicale.
Però voglio lo stesso parlarvi di A woman a man walked by, quindi con piacere voglio linkare un bel post trovato in rete: questo figliolo, nel cui blog sono capitata per la prima volta, ha, secondo me, trovato le ottime ed esatte parole per parlare dell'ultimo album dei miei eroi: sottoscrivo tutto. Come se non bastasse, poi, incomincia il suo post, intitolato Le promesse non vanno mantenute, in un modo che mi ha strappato una risata. Quindi gli sono doppiamente in merito, dato che sono una fanatica religiosa dell'atto di ridere.
Ok, la messa è finita.
Torno al lavoro. Se non impazzisco pubblico tra poco il risultato, si tratta ancora dei Sydrojé e di LinFante.
* Ovvero l'amico immaginario di un sacco di gente!
** Sempre l'amicone dell'asterisco qui sopra...
Se avete dei problemi tirate dritto, ok? Sarò matura in tutto - così mi dicono, discutibilmente - ma almeno lasciatemi fare la fan rock'n'roll priva di dignità che si strappa i vestiti davanti ai suoi idoli musicali, ok? A certa gente che fa musica e rumori e testi io devo la vita, ok?
(E, comunque, per chi non mi conoscesse, assicuro che ho l'età cerebrale di una bambina che gioca a nascondino ogni pomeriggio. Vero, Abo?)
E ora vi voglio raccontare come sono fortunata e felice.
Dovete sapere che lunedì a Milano pioveva come dio* la manda, in più tirava vento che solo a Trieste.
Io e il mio prode amato stavamo affrontando il diluvio, quando un incantesimo frenò la nostra ira con dio**.
Avete presente quei cartelloni pubblicitari che tappezzano le città, fissati con chili e chili di colla potentissima, che se li stacchi li strappi e quindi non li freghi?
Bene.
Solo tutta quell'acqua poteva distaccarli dal muro senza romperli, e solo tutta quella colla poteva proteggerli dallo scioglersi immediatamente. In realtà accade comunque quasi mai che la pioggia li tolga, ma lunedì è successo. E di tutta quella fila di cartelloni che ho visto, è successo solo a quello di PJ e John, per la data di... - ormai - dopodopodomani!!!
Ovvio che me lo sono portato via.
C h e c u l o .
L'immagine è questa:
Confesso che, di loro foto, ne prediligo altre. Ma questa ha un incalcolabile potere evocativo e magico.
Detto ciò, ho compiuto l'inaspettabile gesto di maturità di scegliere di non inquinare la rete ancora con i miei sbavi recensionistici da due soldi, quindi non farò finta di essere una buona critica/esperta musicale.
Però voglio lo stesso parlarvi di A woman a man walked by, quindi con piacere voglio linkare un bel post trovato in rete: questo figliolo, nel cui blog sono capitata per la prima volta, ha, secondo me, trovato le ottime ed esatte parole per parlare dell'ultimo album dei miei eroi: sottoscrivo tutto. Come se non bastasse, poi, incomincia il suo post, intitolato Le promesse non vanno mantenute, in un modo che mi ha strappato una risata. Quindi gli sono doppiamente in merito, dato che sono una fanatica religiosa dell'atto di ridere.
Ok, la messa è finita.
Torno al lavoro. Se non impazzisco pubblico tra poco il risultato, si tratta ancora dei Sydrojé e di LinFante.
Love,
Eta
Eta
* Ovvero l'amico immaginario di un sacco di gente!
** Sempre l'amicone dell'asterisco qui sopra...