Monday, 25 July 2011

Stomach ache


Il bambino in metro quasi cadeva nella boccabucanera, a furia di fissare.
Rideva; non ne sembrava spaventato.
Io invece ero spaventata sia dal disegno che dal bambino che rideva.
Al bambino, però, ho sorriso. Non riesco a non farlo.
Gli auguro di fare un sacco di incubi grunge.

8 comments:

Calzino said...

gli incubi grunge.
bellissimo.

ma di chi è il disegno? non credo di aver capito...

etuzza del mio cuor!

Eta said...

Il disegno è mio, o della cosa che ho dentro che mi afferra la mano e lavora al posto mio (sai, io sono pigra...)

Love, Calzino :*

Elisa Cristantielli said...

"disegno" - "bambino"- "ride"
Tre parole che accostate danno solo un risultato magico**...WOW.

Magica tu, Eta.
Hai colorato di rosso un grigio viaggio in metro. SMACK! :*

Eta said...

<:]

MicGin said...

la settimana scorsa a calcetto, appena dieci secondi dopo esserci messi in campo, il nostro portiere ha pigliato un goal in mezzo alle gambe. la palla era anche lenta. mentre cerchiamo di riprenderci dalla delusione, sentiamo echeggiare delle risate grasse e beffarde... un paio di anziani sono lì, appena fuori dal campo, a spanciarsi dalle risate su di noi...
ecco, pur con una settimana di ritardo, incubi anche a loro... ma grudge però...

Eta said...

Michele, mi sa che una risata scappava pure a me, lo sai che non resisto...! Però benvengano anche gli incubi grudge...

UnaSpecieDiSpazio said...

JU ON:Dicono che quando qualcuno muore in preda a una rabbia enorme, il suo rancore resti in quel luogo. Che esso cerchi vendetta. E attraverso la vendetta e le nuove morti, la maledizione si autoalimenta...

Eta said...

Io sono morta a Nevers!