Saturday 27 June 2009

C'era una volta #04

C'era una volta una persona
che era talmente tanto presa dall'urgenza di possedere tutto, che per averlo in un colpo si diede la morte.

C'era una volta #03

C'era una volta una persona
che era talmente tanto impaurita dall'idea di perdere ciò che amava che per non possedere assolutamente nulla, si tolse la vita.

Grazie Michael

Addio Michael, bambino e duro, rock e pop, confusione e sicurezza, ...
Un grande.
Per sempre.



Grazie...

Wednesday 24 June 2009

Diffidate dagli animatori, sono una razza di masochisti.

Abbiamo quasi finito.
Piccoli ritocchi quà e là.

Tempo di record, siamo in ballo da forse due mesi e al lavoro pesante da sicuro uno e mezzo. Per un'animazione di un minuto e mezzo... che già ci è sembrata un massacro. Eppure ne sarà valsa la pena.

Ci abbiamo lavorato solo in tre, poi: Alberto Mocellin (mon copain, diversamente anche nel blog citato come Abo!), Lorenzo Montanari (un genio che fa il nostro corso alla Naba) ed io (me). E ci siamo sbattuti tutti una cifra!

Il soggetto è nato da un'idea che ronza in testa ad Abo da più di un anno - realizzare 'ste idee dev'essere una bella soddisfazione!

Se parlo di piccioni viaggiatori, la maggior parte
delle persone (me compresa, fino a qualche centinaio di disegni fa), si immagina un castello medievale e un foglio scritto a penna d'uccello, a tempi lunghissimi, pensa a una tecnica vecchia e sorpassata.
Invece no!

La cosa che colpì Abo fu che nella Seconda Guerra Mondiale gli Inglesi li lanciavano sulla Manica, per comunicare con la Francia occupata. E là i piccioni dovevano sopravvivere ai falchi che venivano mandati dai Tedeschi. Ma i falchi, dovevano a loro volta resistere agli spari dei Francesi...

Documentandoci sul quasi onnisciente Internet, abbiamo scoperto davvero un mucchio di cose, poi.
I piccioni venivano usati anche per fotografa
re, cosa tutt'ora usata dagli USA. D'altronde, quale radar segnala un "topo con le ali" qualsiasi?

Molti piccioni si guadagnarano anche delle medaglie.

Oggi la passione per quest'attività resta più diffusa di quel che si direbbe. Esistono diverse associazioni e circoli che organizzano voli di gruppo e moltissimi appassionati.
Io (che se non ve l'avevo già detto volevo fare
l'etologa...) ho trovato anche alcuni articoli di Danilo Mainardi, etologo e presidente della LIPU, che (della serie tutto torna) sviluppò il suo amore per gli animali proprio a partire da questi uccelli, iniziando ad allevarli come viaggiatori! E su questo tema fece la tesi di laurea!

Ciò che personalmente mi ha conquistato è, oltre l'idea biz
zarra che è, il fatto che 'sti animali avevano un ruolo fondamentale... ma naturalmente non ne sapevano un tubo, della guerra. E i piccioni non erano i "buoni" Alleati e i falchi i "cattivi" nazisti, no? Loro seguivano solo la natura, come sempre. Questa è l'idea che nel cartone vorremmo trasmettere.

Prossimamente, vorremmo anche pensare a promuoverlo un bel po', in vari modi, ancora tutti da pensare (invece no, abbiamo tante idee, ma, sorpresa!).


Giovedì ci sarà l'atteso esame di animazione dove porteremo il lavoro, intanto.

Ma il più è fatto. E per "più" mi riferisco al titolo, che, chissà perchè, proprio non ci veniva. Sarà Soldati semplici del cielo. Che ne dite? Idea di Abo dopo che io avevo sparato cose ridicole come Ali sulla Manica e altri che preferisco censurare...

Tra poco caricherò tutto e anche altre animazioni dell'anno che richiedono ancora piccoli accorgimenti...

SUDORE, GENTE!

Tuesday 16 June 2009

C'era una volta #02

C'era una volta una donna
che era talmente tanto ossessionata dagli impegni e dalla smania di non perdere tempo neanche mangiando o dormendo che tagliò verticalmente il proprio corpo per delegare solo una metà alle funzioni vitali.

7




Dedico un post a 7, un progetto che ha coinvolto diversi miei amici e mi ha visto impegnata nel fondamentale aiuto di spostare un tavolo!

Scherzi a parte, il mio nome compare nei credits solo per la loro estrema generosità, in verità il contributo l'ho guadagnato io, ad avere la possibilità di stare con loro durante le riprese, una bella giornata di questa primavera... Approfitto del blogghino per ringraziarli ancora una volta!

Il video è stato proiettato durante il CROCK, come già dicevo qui, dopo i Sydrojé e prima degli Afterhours. Ecco il bellissimo volantino dell'evento, con un fotogramma di 7 particolarmente evocativo:

Di seguito lascio il testo di presentazione che viene usato direttamente da loro. Buona visione!


Video realizzato in occasione della serie
di eventi 7NOTE (per info, vedi il sito, oppure il post sul blog dello Spazio Wunderkammer).

7 from Federico Fronterrè on Vimeo.


VIDEO CONCEIVED AND DESIGNED BY
DAVID CHANCE FRAGALE
FEDERICO FRONTERRE'
EUGENIO VILLANI

WITH
ALICE BONZANINI
CHIARA BRAMBATI
MARINA BRUNETTI
DAVID C. FRAGALE
ANNA CIGOLI
MARCO CONNELLI
FRANZISKA FREYMADL
ANTONIETTA LASTARIA

ART DIRECTION BY
DAVID C. FRAGALE
FEDERICO FRONTERRE'
EUGENIO VILLANI

DIRECTED BY
FEDERICO FRONTERRE'
EUGENIO VILLANI

ORIGINAL MUSIC BY
MARCO CONNELLI
WITH
MASSIMO CONNELLI (guitars)
NIKOLAS COMPIANI (drums)
CAMERA DEPARTMENT
LUCA BRAVO
EMILIANO GUARNERI

COSTUMES/MAKE-UP DESIGN BY
ELISA BOLDORI

SPECIAL MAKE-UP BY
EUGENIO VILLANI

OTHER CREW
SIRIA BERTORELLI
MARINA BRUNETTI
EUGENIO GUARNERI
ELEONORA LIPAROTI
LUISA PAFFI

PRODUCED BY
FROSTVIDEO
WARINHARI
SPAZIOWUNDERKAMMER

Per vedere il video a una risoluzione migliore visitate il sito: www.teleciocca.net/7

Wednesday 10 June 2009

Noi raccontiamo! (La selva di storie del Nabawood)

Per l'edizione 2009 del Nabawood ("festival per cortometraggi, documentari ed animazioni, nato per gli studenti della NABA, ma aperto anche a tutti i giovani registi e amanti del video") mi è stato chiesto di realizzare la nuova locandina! Bella responsabilità, per altro, dopo quelle precedenti (qui la 2007 e qui la 2008).

Siccome ho tirato fuori un ventaglio di schizzi che non mi dispiaceva, uso il blog come piccola finestra per tirare fuori dal cassetto anche alcune illustrazioni che non sono state scelte.

L'idea trainante il soggetto è partita dal nome e dal concetto di Nabawood: la selva di mille nuovi diversi modi che abbiamo e che inventiamo per raccontare storie (in video).
Inizialmente, avevo deciso di distaccarmi dall'idea dei tanti strumenti a disposizione (perchè sapevo esser già suggerita nel nome e nelle righe di presentazione del Festival), per concentrarmi solo su quella delle storie.
Quindi mi ero ispirata ad Anansi, il dio ragno africano che possiede tutte le storie (cui devo la conoscenza al mio solito amico-maestro David, che me lo fece scoprire con I ragazzi di Anansi, un libro di Neil Gaiman che abbiamo adorato). Così avevo fatto alcuni bozzetti di una creatura aracnoido-antropomorfica.

 
Poi, per avere una connotazione meno "orrorifica", abbiamo virato su una Aracne (da rappresentare ancora donna, quindi, prima della trasformazione in ragno).
 
E ho giocato ancora sulla metafora del racconto/tessitura, divertendomi anche a rappresentare questo mestiere in diversi modi.
Alla fine l'illustrazione "vincitrice" è stata quella che più astraeva il concetto, ma con l'aggiunta di un po' di strumentazione video:


...Prossimamente posterò la locandina con l'illustrazione e completa di grafiche... Quando si inizierà a diffondere anche il bando! :)